«È giusto alzare i tassi, ma la manovra deve essere graduale». Parola di Andrea Orcel, ceo del gruppo Unicredit.
La Bce sta già attuando una stretta monetaria, che a luglio subirà un’accelerazione. Un’azione di contrasto all’inflazione ma con il rischio oggettivo che si trasformi in un ulteriore freno per la crescita. Il passo sembra inevitabile. «Per una banca centrale, una delle principali complessità è intervenire sui tassi quando l’economia sta rallentando. Ed è vero che l’ultima volta non è finita bene per l’economia e per i mercati. Per questo la Banca centrale dovrebbe agire con cautela: il momento è particolarmente delicato», aggiunge Orcel nell’intervista rilasciata a MoltoEconomia, distribuito giovedì in edicola con Il Messaggero e con gli altri quotidiani del gruppo Caltagirone (Il Gazzettino, Il Mattino, Corriere Adriatico e Nuovo Quotidiano di Puglia). Già, perché parlare di tassi significa parlare allo stesso tempo di imprese e di famiglie, in un periodo in cui imprese e famiglie iniziavano a guardare alla ripresa e in cui invece si trovano a fare nuovi conti, per esempio con il caro energia, e con l’acquisto di una casa o della prima casa. MoltoEconomia allora fa il punto sui mutui 2.0, perché gli interessi hanno sfondato il tetto del 2 per cento. Inflazione, conflitto in Ucraina e prezzi per le materie prime sono tra le cause, oltre alla stretta monetaria in arrivo. E il tasso variabile riconquista spazio.
Come in un effetto a catena, parliamo delle nuove fonti di riscaldamento, perché la Commissione europea ha tracciato una sorta di “way out”, un percorso di uscita dall’uso del gas domestico. Tra i passaggi previsti, il divieto di incentivi per le caldaie a gas entro il 2025 e dal 2029 il blocco della vendita di caldaie da installare nei singoli appartamenti. Fino ad arrivare al totale divieto di utilizzo come fonte di riscaldamento, in favore delle pompe di calore. E l’Italia, con tutta probabilità, dovrà rivedere il sistema delle agevolazioni. Comunque, si riparte. A dare un segnale della ripresa anche il sistema fieristico dopo il crollo causa pandemia e quasi quindici mesi di chiusura. Si è ripartiti al punto che il 2021 ha confermato i dati 2019. Parliamo di lavoro, su MoltoEconomia, per raccontare il fenomeno della Great Resignation, quello delle dimissioni volontarie arrivato anche in Italia; ma anche per parlare di nuove occasioni professionali, come quelle offerte dal metaverso. A partire dalla moda.