Dallo shopping online all’uso delle app della banca, fino ai pagamenti in modalità contactless, la digitalizzazione ha rivoluzionato la gestione del risparmio.
Se prima per risparmiare, investire, effettuare un bonifico era necessario recarsi in banca o a uno sportello telematico, oggi, utilizzare gli strumenti digitali per la gestione dei propri soldi è diventata un’abitudine sempre più diffusa. Intesa Sanpaolo è uno degli istituti più all’avanguardia per l’uso della tecnologia legata al risparmio. Luca Bortolan, responsabile di Fideuram Direct, spiega a Moltoeconomia le modalità hi-tech nuove al servizio dei risparmiatori.
La tecnologia irrompe nella finanza, il digitale ha preso il sopravvento anche nella relazione personale fra cliente e private banker: perché rendere tecnologico questo rapporto?
«La negoziazione di strumenti finanziari che compongono i portafogli d’investimento avviene da decenni in maniera digitale, mentre la relazione con i clienti è gestita in maniera tradizionale. Oggi sta diventando sempre più difficile, anche per un banker esperto, gestire in maniera efficace e con tempi di risposta ottimali le informazioni dei clienti ed è qui che la tecnologia può aiutare molto».
Il WealthTech si sta inserendo nel mondo del risparmio gestito e della consulenza?
«Il WealthTech è uno dei settori del Fintech in cui si stanno concentrando i maggiori investimenti tecnologici. In Europa osserviamo nel primo trimestre 2023 una crescita dei volumi del 62%, rispetto al precedente trimestre, rappresentando il secondo settore d’investimento con 345 milioni di dollari».
Intesa Sanpaolo è in piena transizione verso la fisionomia della Tech Company: questo cammino che influenza i modelli di business della divisione private potrebbe nascondere insidie?
«Il nostro Gruppo si è mosso con lungimiranza e oggi siamo l’operatore più innovativo del sistema bancario. Abbiamo modernizzato la nostra infrastruttura tecnologica e potenziato le nostre competenze digitali. Nel mercato del Private Banking abbiamo identificato uno spazio di crescita importante, costituito dai clienti che vogliono investire in modo fully-digital».
Digitale e Intelligenza Artificiale possono rappresentare una criticità per il mondo bancario e finanziario specie in termini di riservatezza?
«La capacità di utilizzare tecnologie digitali e intelligenza artificiale sarà sempre più un fattore differenziante sul mercato. C’è la possibilità di utilizzare i dati in modalità innovativa. Il Gruppo Intesa Sanpaolo si è dotato fin da subito di regole e metodi a tutela dei rischi di un uso non controllato delle tecnologie».
In cosa differiscono Fideuram Direct e Isybank?
«La principale differenza è il target di riferimento: clientela retail orientata al digitale, che non necessita di una spiccata personalizzazione dell’offerta per Isybank; clientela upper affluent e private, con esigenze eterogenee e sofisticate e con un bisogno superiore di personalizzazione del servizio per Fideuram Direct».
La piattaforma digital Fideuram Direct quale tratto distintivo ha e quali sono le sue peculiarità?
«È uno strumento per i clienti che vogliono operare in piena autonomia sui mercati, su strumenti finanziari quotati e su prodotti di risparmio gestito. Il modello è complementare a quello delle reti tradizionali per intercettare e soddisfare i nuovi bisogni della clientela più evoluta. È stata sviluppata e realizzata in circa 9 mesi, utilizzando e personalizzando le soluzioni presenti dentro la Divisione Private e nel Gruppo Intesa Sanpaolo, sia per la selezione e lo sviluppo dei banker, sia per le piattaforme e il catalogo prodotti».
Quali sono i servizi di trading di Fideuram Direct?
«Con le piattaforme di trading è possibile operare coerentemente col proprio profilo di rischio, su oltre 50 mercati in tutto il mondo nell’arco delle 24 ore. La piattaforma, destinata normalmente ai professionisti del settore, garantisce sicurezza e affidabilità e consente di inviare ordini sui mercati cash, anche in leva finanziaria long/short e su strumenti derivati».
Cosa s’intende per investimenti in-self?
«Fideuram Direct consente di investire anche su prodotti di risparmio gestito in architettura aperta; ne sono stati selezionati circa 150 dai principali asset manager internazionali classificati articolo 8 e 9, che promuovono cioè caratteristiche ESG, o hanno obiettivi di sostenibilità. Il paniere è quindi ricco e controllato e permette di investire in modo autonomo su prodotti attentamente selezionati. Il team interno di ricerca macroeconomica e la nostra SGR Fideuram Asset Management – uno dei migliori selettori di fondi delle maggiori case di investimento internazionali – hanno realizzato linee di gestioni patrimoniali coerenti col profilo finanziario della clientela. Sono prodotti trasparenti e immediati, per un segmento di investitori digitali che si avvicina per la prima volta agli investimenti gestiti».
In cosa consiste il modello di consulenza a distanza Direct Advisory e a chi si rivolge?
«Abbiamo avviato la prima rete di consulenti finanziari in Italia che opera unicamente a distanza, attraverso soluzioni digitali, con un servizio che chiamiamo “Direct Advisory”. Il cliente può prendere appuntamento, tramite l’app, con un gruppo di Direct Banker ed essere guidato nella configurazione del suo portafoglio di investimenti. Tramite reportistica, l’investitore conosce le dinamiche dei mercati con la consulenza del Direct Banker e può decidere come comporre il proprio portafoglio. Coaching ed educazione finanziaria, garantita da un professionista della consulenza, restano così gli elementi distintivi del nostro modello».
Chi sono i Direct Banker e quale ruolo avrà il Robo4Advisory nella gestione del portafoglio?
«I Direct Banker sono consulenti finanziari iscritti all’OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari) e forniscono assistenza a distanza su prodotti di risparmio gestito. Sono giovani, ma già con alcuni anni di esperienza professionale, un forte interesse verso le tecnologie digitali, coinvolti nella costruzione di un modello innovativo di advisory. Operano in gruppo, possiedono competenze complementari rispetto alle diverse famiglie di prodotti e condividono il portafoglio clienti ed i risultati che ne derivano; questo permette di costruire una squadra affiatata, ma soprattutto un punto di riferimento sempre disponibile per il cliente. I Direct Banker possono contare sui portafogli dinamici suggeriti da Aladdin, la piattaforma di Robo4Advisory più avanzata di BlackRock adottata da tutto il Gruppo Intesa Sanpaolo».
Quale tipologia di clientela può scegliere di aderire a Fideuram Direct e in che modo?
«La semplicità e la qualità di prodotti e servizi rappresentano un approdo naturale per tutte le fasce di età e di profilo personale. L’obiettivo è di avvicinare innanzitutto il segmento dei clienti più digitali, che preferiscono modalità in-self, coniugando strumenti informatici e supporto di un professionista da remoto, perché la fiducia – nel wealth management – resta alla base di tutto e si basa sul rapporto umano, anche se mediato da strumenti tecnologici. Inoltre, solidità e qualità sono garantite dai 50 anni di esperienza di Fideuram, dalle tecnologie utilizzate, agli investimenti in sicurezza IT. Fideuram Direct consente di investire anche su prodotti di risparmio gestito in architettura aperta; ne sono stati selezionati circa 150 dai principali asset manager internazionali classificati articolo 8 e 9, che promuovono cioè caratteristiche ESG, o hanno obiettivi di sostenibilità. Il paniere è quindi ricco e controllato e permette di investire in modo autonomo su prodotti attentamente selezionati».
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