Tutto è pronto. I motori della macchina burocratica sono accesi. I primi soldi, 24 miliardi, sono già arrivati. Adesso però, il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza con i suoi 191,5 miliardi di contributi europei, a cui si aggiungono risorse nazionali che portano il totale a 235 miliardi, entra nel vivo. I progetti, come si dice in gergo, dovranno essere “calati a terra”. La mole enorme di risorse inizierà a circolare nell’economia. E il rischio di infiltrazioni della criminalità…
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